In questo articolo andremo a vedere la guida definitiva sull’email marketing, troverai tutto quello che c’è da sapere per far crescere, gestire e comunicare con i tuoi clienti tramite uno dei più importanti canali di marketing in assoluto.
Capitolo 1:
Le basi dell’email marketing
In questo capitolo andremo a vedere le basi dell’email marketing: che cos’è, se funziona ancora, perché è importante e come l’email marketing può far crescere il tuo business.
Cos’è l’Email Marketing?
L’email marketing è una pratica di marketing digitale che comunica con i lead e i clienti tramite email.
I comuni messaggi di marketing basati sulle email includono newsletter, campagne promozionali e annunci di eventi.
L’email marketing in genere ha un ROI significativamente più alto di molti altri canali di marketing (come i social media).
La cosa fondamentale dell’email marketing è che a differenza di altri canali come la SEO o con i social hai un contatto diretto con il tuo pubblico.
Ma la domanda è: con tutti i nuovi canali di acquisizione come TikTok, le live su Instagram, ecc, l’email marketing funziona ancora?
Vediamolo insieme…
L’Email Marketing funziona ancora?
In questo paragrafo non ti bombarderò con un migliaio di statistiche.
Però ti mostrerò perché l’email marketing funziona ancora e, ovviamente, da buon data-driven marketer ti mostrerò alcuni numeri a supporto.
Il valore medio di un iscritto alla newsletter è di 48€ circa. (DMA)
Il ROI (return on investment) medio delle email è di 36:1
Questo ritorno sull’investimento incredibile è il motivo per cui ogni marketer considera l’email marketing un canale estremamente importante.
Perché l’Email Marketing è importante.
Quindi, perchè l’email marketing funziona così bene?
1. Con l’email marketing gestisci tu la distribuzione
Questo è un grosso vantaggio.
Quando un nuovo iscritto si iscrive alla tua lista, hai una linea diretta con la casella di posta di quella persona.
Questo non è il caso di Facebook, Twitter, Instagram… o qualsiasi altra piattaforma di social media.
Pensa un attimo al tasso di engagement che hai su Facebook, probabilmente se sei un brand sarà inferiore all’1%
Confronta questo numero con il tasso di coinvolgimento che ottieni dalle email.
Il tasso medio di apertura delle newsletter è del 21,33%… 20 volte più alto dei post di Facebook (MailChimp).
2. La gente vuole ricevere messaggi di marketing via e-mail
La gente non va sui social media per vedere le pubblicità.
Infatti secondo questo studio, il 45% delle persone che navigano sui social considerano le ads fastidiose. Infatti le adv sui social si categorizzano come pubblicità push.
D’altra parte, la gente non si preoccupa delle mail nelle loro caselle di posta. sembra proprio che in realtà, se le aspettano.
Per esempio, uno studio ha scoperto che l’86% dei consumatori preferisce ricevere messaggi di marketing basati sulle email piuttosto che annunci su Facebook, spot televisivi e annunci display (HubSpot).
3. Le email generalmente convertono dannatamente bene
Certo, l’email ha una portata migliore dei social. Ma questo si traduce in più vendite?
Sì!
Infatti, quando si tratta di trasformare gli utenti in acquirenti, niente batte l’email.
L’email converte 40 volte di più i lead in clienti rispetto a Facebook e Twitter messi insieme (fonte)
Questi numeri promettono bene e sono sicuro ti starai chiedendo: ”bene, ma come inizio a fare email marketing?”
Capitolo 2:
Come iniziare a creare le propria lista di email
Il primo passo di qualsiasi campagna di email marketing è quello di costruire la tua lista di email.
In questo capitolo, ti mostrerò esattamente come costruire la tua lista di email usando strategie che funzionano.
Ottimizzare la tua “About Page” per le conversioni.
Se come la maggior parte dei business la pagina che parla del tuo progetto è tra le più visitate
Ti consiglio di mettere almeno un modulo di iscrizione per una newsletter.
Per esempio potresti inserire un modulo di iscrizione alla fine della pagina “chi siamo”.
Creare pagine dedicate alla raccolta delle lead.
Se vuoi portare al livello successivo la tua raccolta lead ti consiglio di creare delle pagine dedicate alla raccolta di lead.
Ecco un esempio:
Come puoi vedere, questa pagina non ti dà molte opzioni. È completamente concentrata sull’offerta (iscriversi alla newsletter). Ecco perché converte al 14%!
Se prendiamo un top player di questo settore, ad esempio HubSpot, navigando riusciamo a trovare ben 463 diverse pagine incentrate sulla raccolta di lead.
Ognuna offre un lead magnet diverso.
Cos‘è un lead magnet.
Un lead magnet significa realizzare un contenuto attraente (magnet) per un potenziale cliente (lead).
Un lead magnet può essere un contenuto gratuito, talmente utile da convincere il potenziale cliente a lasciare la sua email o il suo numero di telefono, pur di poterlo consultare.
In altre parole un premio o un vantaggio da dare alle persone che lasciano la propria mail.
I Lead Magnet sono la linfa vitale di qualsiasi campagna di lead generation.
Perché?
è veramente difficile convincere qualcuno ad iscriversi ad una “newsletter” senza offrire nulla in cambio…
Hai bisogno di offrire alle persone qualcosa che possono usare subito!
Ad esempio potresti offrire:
- Checklist
- Ebook
- File di swipe
- Casi di studio
- Modelli
- Video
In altre parole:
Più prezioso è il tuo lead magnet, più iscrizioni otterrai.
Il classico lead magnet di un ecommerce è il 10% di sconto di benvenuto.
Ottimizza il layout dei tuoi articoli blog per le iscrizioni alla newsletter.
La maggior parte dei blog ha questa struttura:
nella sidebar ci sono gli articoli più letti o le novità.
Non mi fraintendere non c’è nulla di male in questo, sopratutto a livello SEO, ma si può creare qualcosa che abbia ancor più valore per il tuo business.
Ecco come:
Struttura il layout per convertire i lettori in iscritti alla tua lista email.
Se volessi fare le cose ancora più estreme puoi prender spunto dalle big tech come pinterest, facebook, ecc… e strutturare la tua intera homepage per la raccolta lead.
Ma ti avviso, se non inserirai contenuti nella tua homepage il tuo marketing dovrà essere eccezionale, perchè dovrai portare delle persone che già conoscono il brand e che sanno cosa fai per convincerli ad iscriversi la prima volta che visitano il tuo sito.
Exit-Intent Popups.
Sarò onesto con voi, sono una di quelle persone che odia i popup all’interno di un sito.
Un buon data-driven marketer mette da parte le emozioni e fa parlare i dati, ecco perchè ti posso dire che i popup ormai non mancano quasi mai in un mio progetto. Convertono dannatamente bene.
Ma attenzione, non tutti i popup sono uguali.
In altre parole, c’è una grande differenza tra un popup che ti appare nel momento in cui arrivi sulla pagina e uno che offre qualcosa di valore prima di andartene.
Così ho deciso di dare una seconda chance ai pop up, ma questa volta provando i pop up di exit-intent, quelli che appaiono prima che l’utente esca dalla pagina.
Un’altra grossa differenza è che i popup dovrebbero arricchire l’esperienza quindi apparire per aggiungere valore e non per offrire roba inutile.
Ecco invece un pop-up che offre contenuto di estremo valore e non infastidisce l’utente dal contenuto che sta leggendo, in quanto appare solo nel momento in cui l’utente sta uscendo.
La vedi la differenza?
Il risultato di questo popup?
Ovviamente funzionerà alla grande, perchè in questo caso stiamo offrendo una “demo” gratuita del servizio.
Conta più la qualità che la quantità.
Una cosa da tener ben a mente.
Raccogliere migliaia di iscritti può essere un traguardo, ma chi vorrebbe migliaia di iscritti “per far numero” rispetto a mille iscritti fidelizzati, che comunicano con te e acquistano i tuoi servizi.
Concentrati sulla qualità non sulla quantità.
In ogni caso in questa guida sull’email marketing avremo modo di andare più nel dettaglio su questo punto.
Capitolo 3:
Modelli di campagne email
Dopo aver creato la lista ora è il momento di mostrarti come creare email che vengono aperte e cliccate.
In particolare, quattro modelli di email.
Questi modelli sono specificamente progettati per aiutarti a creare contenuti email di grande valore che i tuoi iscritti ameranno.
La newsletter di contenuto
La Newsletter di contenuto è una newsletter che fornisce valore puro al 100%.
Il valore può essere sotto forma di consigli. O link a risorse utili. O una storia personale (ispirazionale)
Il tipo esatto di valore non ha molta importanza.
Infatti, le newsletter di puro valore sono così rare che i tuoi iscritti ti ameranno.
Detto questo ecco il template:
L’oggetto della mail deve essere intrigante
Usa un oggetto che renda qualcuno curioso di sapere cosa c’è nel tuo messaggio.
Per esempio, ho usato l’oggetto “Hai visto cosa c’è sul nostro sito?” per una delle newsletter dei miei clienti relativo al lancio di un prodotto. E quell’email ha ottenuto un tasso di apertura del 36,2%.
Introduzione avvincente
Inizia la tua newsletter con qualcosa di super convincente.
In questo modo, agganci il tuo lettore fin dall’inizio.
Personalmente, mi piace iniziare con una mini-storia.
Ma puoi sempre usare un’introduzione semplice che preannuncia ciò di cui parlerà la mail.
Contenuto di valore
In questa parte della mail, c’è il corpo, il succo e il contenuto di vero valore.
Potresti semplicemente elencare una lista di 3-5 consigli che possono apprezzare i tuoi utenti.
Altrimenti, puoi insegnare ai tuoi iscritti una lezione importante sotto forma di una storia.
Call to action
No, non si vende nulla in questa tipologia di newsletter.
Ma questo non significa che non dovresti inserire una call to action.
Come usare una CTA se la tua email è 100% valore?
Quando solitamente mando una newsletter di questo tipo, la call to action è sempre per cercare di far interagire gli utenti.
Frasi del tipo:
“Rispondi a questa mail per un semplice saluto, sono sempre felice di scrivere ai miei iscritti”
Oppure se state, per esempio proponendo una ricetta come valore della mail, potreste scrivere una Call to action tipo:”prova questa ricetta della settimana”.
Includi sempre una CTA, per vari motivi. Le persone rispondendo daranno segnali positivi ai software e la tua mail difficilmente finirà nello spam e questo si traduce in un aumento della deliverability.
L’offerta di marketing
Esattamente proprio quello che stai immaginando, le classiche comunicazioni di scontistica.
È un’email che spinge i tuoi iscritti a fare un acquisto.
(Di solito sotto forma di una vendita a tempo limitato).
Ecco il modello da seguire:
In questo caso non serve essere creativi.
Vai dritto al punto e scrivi che sconto possono ricevere.
L’offerta
Inizia la tua email con una o due righe che descrivono la tua offerta.
Non serve girarci troppo intorno, dobbiamo essere sicuri che nella sezione Above The Fold, gli utenti possano trovare lo sconto che gli promettiamo.
I dettagli
Quindi hai appena delineato la tua offerta. Ora è il momento di entrare nel dettaglio.
Qui è dove si delineano alcuni dettagli chiave della tua offerta, come:
- Date di inizio e fine
- Benefici chiave
- Storia dietro la promo
- Qualsiasi condizione o limitazione
Una cosa da ricordare:
Gli utenti finalizzano l’acquisto sul tuo sito, non nella mail. Quindi non bombardarli di informazioni nella mail, lascia che il sito faccia la sua parte.
L’obiettivo di questa sezione è quello di portare le persone a conoscere la tua offerta e a visitare il tuo sito web.
CTA
Qui la call to action è esattamente quello che devono fare i clienti: “acquista ora”, “approfitta dello sconto”, ecc…
Molto semplice.
Email per annunciare qualcosa
Con questa tipologia di email non stiamo annunciando uno sconto.
Questo modello è utile quando vuoi annunciare grandi cose come:
- Nuovo prodotto o servizio
- Evento dal vivo
- Nuova versione di un prodotto popolare
- Rilascio di un prodotto a tempo limitato
- Caratteristiche importanti aggiunte a un prodotto esistente
Ecco il modello:
L’oggetto che presenta o annuncia
Non aver paura di usare termini come “Introduzione” o “Per la prima volta” nell’oggetto.
Corpo del testo avvincente
In questo caso hai due diverse opzioni.
- puoi andare dritto al punto senza giochi di parole
- oppure creare un po di hype e anticipiazione
La grande rivelazione
Ora è il momento di delineare cosa esattamente state annunciando e perché è importante.
Delinea le USP e spiega perché quella nuova feature o nuovo prodotto è diverso da tutti gli altri che ci sono sul mercato.
CTA
Ora che il tuo lettore è preparato ed entusiasta, fagli sapere il prossimo passo.
Se si tratta di un prodotto, la tua CTA dovrebbe dire alle persone di andare alla tua pagina di vendita e iscriversi.
Se si tratta di un nuovo servizio, potresti chiedere alle persone di compilare un modulo.
In entrambi i casi, fai sapere al tuo abbonato esattamente cosa fare dopo.
La newsletter per un nuovo articolo di blog
Quando si parla di promuovere un articolo di blog, la propria lista di email è il driver di traffico numero uno.
Ecco il template:
Oggetto: argomento del post
Ho avuto modo di testare diverse tipologie di oggetti con i miei clienti.
E quando si tratta di promuovere i contenuti del blog, ho scoperto che l’argomento stesso del post funziona alla grande.
Un oggetto chiaro e semplice in questo caso è la soluzione migliore.
Stai promuovendo l’articolo sul tuo nuovo blog e la cosa migliore è comunicarlo nel modo più trasparente possibile. Se l’articolo interesserà alla tua audience la mail verrà aperta più facilmente.
Il contenuto
Il contenuto della mail dipende molto da che tipo di blog post stai promovendo.
Se stai parlando di qualcosa di personale parti sempre da una storia o un aneddoto.
Cercando di sfruttare anche il “percorso dell’eroe”.
Ad esempio:
Successivamente puoi includere una sezione a punti dove raggruppi i principali argomenti trattati nel post.
Un consiglio, non dare tutto il valore in questi punti, questa sezione serve solo ad anticipare ed incuriosire il lettore in modo che possa continuare a leggere l’articolo sul tuo sito.
Link al tuo articolo
La call to action in questo caso è il link verso il tuo articolo.
Come misurare i risultati dell’email marketing
Non voglio spaventarti, ma ti anticipo che c’è una buona probabilità che non tutte le persone che si sono iscritte alla tua lista diventino lettori assidui delle tue comunicazioni.
Imparerai che i due indicatori più immediati per misurare i risultati delle tue campagne di email marketing sono il tasso di apertura e il tasso di clic (o tasso di interazione).
Il tasso di apertura (open rate) esprime la quota di e-mail aperte sul totale delle inviate in un dato arco temporale.
Costituisce un tipico indicatore di performance per le campagne di e-mail marketing.
Allo stesso modo il tasso di click indica la percentuale di persone che clicca su un link o call to action all’interno dell’email.
Un tasso di apertura compreso tra il 20 e il 40% rientra nella media.
Queste percentuali però variano in base al tipo di messaggio, al settore nel quale operi e il tipo di pubblico quale ti rivolgi.
Il tasso di apertura non è un indicatore preciso al 100%. Alcuni programmi di posta o servizi di web mail impediscono infatti il corretto tracciamento delle aperture.
Lo fanno soprattutto per tutelare maggiormente la privacy dei propri utenti. Tienilo quindi in considerazione quando valuti il tasso di apertura dei tuoi messaggi.
Apple, ad, esempio, ha introdotto modifiche molto restrittive per tutelare la privacy dei propri utenti.
Questa tendenza, renderà probabilmente del tutto irrilevante una metrica come il tasso di apertura.
Il tasso di apertura è ancora oggi riportato da quasi tutti i servizi di email marketing, ma può essere considerato una vanity metric.
Il tasso di clic è invece un indicatore più affidabile e rileva un’azione reale effettuata dal destinatario del messaggio.
Vedere che i tuoi messaggi hanno dei bassi tassi di apertura non è sicuramente confortante, dato che ognuno di noi vorrebbe che il 100% dei destinatari ricevesse e aprisse le nostre comunicazioni.
Considera però che alcuni dei tuoi destinatari probabilmente non vedranno nemmeno l’email che gli invii.
Per alcuni destinatari è possibile che i tuoi messaggi finiscano nella cartella dello spam o della posta indesiderata.
Per altri, come quelli che utilizzano Gmail, buona parte delle newsletter viene raccolta nella cartella “Promozioni” anziché nella cartella della posta in arrivo principale.
A questo punto ti starai chiedendo come ottenere la massima visibilità per i tuoi messaggi. Te lo spiego nella prossima sezioni della guida email marketing.
Capitolo 4:
Come ottenere tassi di apertura straordinari
Ora è il momento di mostrarti come ottenere tassi di apertura alti e di conseguenza migliorare in modo notevole le performance delle tue email.
Prima di cominciare quando un tasso di apertura è considerato buono?
Possiamo dire mediamente che un buon tasso di apertura si aggira intorno al 20-25% per le comunicazioni a tutta la lista.
Quando si parla invece di mail di benvenuto, ad esempio, l’open rate deve essere almeno superiore al 50%.
Vediamo subito come puoi migliorare il tuo tasso di apertura in modo istantaneo.
Testa e ottimizza l’orario di invio delle email
Ovviamente dobbiamo inviare le mail quando le persone sono sveglie.
Quando le caselle di posta della gente non sono affollate.
Ecco perché non raccomandiamo mai di inviare le mail di prima mattina alle 8.
Altrimenti, il tuo messaggio viene sepolto nella casella di posta insieme ad altri 10 brand.
Cerca di inviare le tue email quando le caselle di posta dei tuoi abbonati sono vuote. Questo di solito accade in tarda mattinata o il primo pomeriggio.
In questo modo, la tua newsletter apparirà in cima alla loro casella di posta.
Detto questo:
Non c’è un “momento migliore per inviare un’email” che funziona per tutti.
Hai bisogno di testare diversi orari di invio per vedere quali orari ottengono i più alti tassi di apertura.
Se hai un ecommerce un’altra metrica importante è quante revenue genera una mail, puoi provare a capire quando è il momento migliore per mandare una mail attraverso google Analytics.
Guarda questo grafico e individua i momenti di attività maggiori sul tuo sito.
Un altro metodo per capirlo è: testare, testare, testare.
Non sottovalutare la mail di benvenuto
La maggior parte delle mail di benvenuto assomigliano a questa:
Fattelo dire, non c’è cosa più sbagliata.
L’utente ti ha dato fiducia e ha deciso di iscriversi alla tua newsletter.
É giunto il momento di presentarti e offrire valore.
Quindi, cosa dovresti fare?
Per prima cosa, dai un caloroso benvenuto alle persone nella tua newsletter.
Nessuno è entusiasta di iscriversi a una newsletter.
Infatti, i nuovi abbonati sono in guardia. Cercano qualsiasi motivo per cancellarsi.
Rassicurali. Fagli sapere che hanno preso la decisione giusta.
In seguito, esponi i dettagli della tua newsletter.
In particolare, copri cosa possono aspettarsi nei prossimi giorni o settimane.
Infine, finisci con una call to action.
Questa può essere una CTA per controllare alcune risorse del tuo sito che raccomandi. O un link ai tuoi ultimi prodotti.
Per esempio, quando ho iniziato con la mia newsletter la call to action della email di benvenuto puntava all’articolo sul digital marketing 101.
Inoltre cerco sempre di stimolare alla risposta alla mail per due motivi:
- aumenta la delivery e la possibilità che finisca nello spam diminuisce
- raccolgo idee e suggerimenti che mi danno gli utenti sul mio lavoro.
Ricorda bene: questi sono nuovi iscritti, non devi vendergli qualcosa fin da subito.
Segui la “Regola dell’80/20” per programmare le email
Sono un fan della regola di pareto dell’80/20. Anche qui possiamo usare questa regola per programmare i contenuti:
L’80% delle tue email dovrebbe fornire valore.
E il 20% dovrebbe promuovere i tuoi prodotti e servizi.
Per esempio, di solito invio circa 10 messaggi di puro valore per ogni email di vendita.
In questo modo, non brucio la mia lista.
E i miei abbonati sanno che quando mando qualcosa, vale la pena aprirlo.
Per essere chiari:
Il “valore” non deve essere necessariamente sotto forma di contenuto, può essere anche sotto forma di sconto o vantaggio per l’utente.
Ottimizza i testi per l’anteprima di Gmail
Quando qualcuno sta decidendo se aprire o meno un’email, guarda tre cose:
- L’emittente
- L’oggetto
- L’anteprima del messaggio
Molte persone si dimenticano dell’anteprima. E questo uccide il tasso di apertura.
Infatti, l’anteprima del tuo messaggio è come una seconda riga dell’oggetto e va sfruttata a dovere.
Capitolo 5:
Come migliorare la deliverability delle tue email
Ti ho anticipato il concetto di deliverability nei paragrafi precedenti e ora vediamo nello specifico questo argomento fondamentale.
La maggior parte dei marketer preferirebbe passare il tempo a costruire la loro lista di email o a trovare linee di oggetto accattivanti.
Ma a mio parere, la deliverability delle email è la parte più importante dell’email marketing.
Dopo tutto:
A cosa serve una lista di email se nessuno vede effettivamente le tue email?
Elimina in modo spietato gli utenti che non aprono la mail!
Spesso mi capita con alcuni clienti di trovarmi a lavorare su un account che ha un tasso di apertura del 10-15%.
Per risolvere questo problema, spesso basta pulire la lista.
Cosa comporta avere una lista di email sporca?
Troppo spesso ci riempiamo i database di contatti completamente inutili portando solo a svantaggi:
- aumentano il costo del nostro tool di email marketing
- peggiorano la qualità del nostro database devastando lo scoring del nostro deliverability email
Ad un certo punto dobbiamo decidere cosa fare e cancellare gli utenti inattivi è sicuramente un’ottima soluzione.
Prima del delete massivo abbiamo provato a riattivare alcuni utenti e a spremere questi contatti e ricavarci qualche euro in più.
Vi faccio un esempio con un nostro cliente per spiegarmi meglio.
Il cliente presentava:
- segmento di utenti con 0 acquisti: 26440 utenti
- clienti Churn Risk (inattivi da più di 90 giorni): 13376 utenti
Siamo ad oltre 30’000 email che paghiamo e non sfruttiamo.
Cosa abbiamo fatto?
Abbiamo creato delle ads ad hoc per un periodo limitato (custom audience FB e Google) e abbiamo poi inviato una campagna email al giorno per sollecitarli al massimo.
E due “Last Call” mail nei due giorni finali.
abbiamo creato due offerte diverse molto allettanti:
- Sconto 2×1 per gli utenti Churn Risk
- Follow-up Last Call: sconto del 60% su tutto a entrambi i segmenti
L’obiettivo era vedere se riuscivamo ad attivare alcuni di questi clienti.
Questa strategia ci ha permesso di riattivare alcuni utenti da tempo inattivi.
Cosa è successo agli utenti che non si sono riattivati?
Li abbiamo eliminati dalla lista in modo definitivo.
Questo ha comportato una diminuzione dei costi di gestione del CMS (Mailchimp), e un aumento esponenziale dell’open rate.
Oggi, cancello qualsiasi abbonato che non ha aperto o cliccato su un’email in 4 mesi.
Ed è una delle ragioni principali per cui ho un tasso di deliverability eccezionale.
Mantenere bassi i reclami per spam
I servizi di posta elettronica come Gmail, Yahoo e Outlook prendono i reclami di spam molto seriamente.
Come è giusto che sia.
Se molte persone marcano le tue email come spam, questo manda un chiaro messaggio che le persone non vogliono leggere le tue email.
La domanda è:
Come puoi abbassare le tue lamentele per lo spam?
Beh, ci sono le cose ovvie… come inviare ottime email.
Ma questo lo sapevi già.
Oltre alle cose ovvie, ecco due consigli veloci:
- Inserisci il link per la disiscrizione che sia visibile e facile da cliccare
Se costringi qualcuno a cercare un link per annullare l’iscrizione, si arrenderà e userà il bottone dello spam. Molto, molto peggio…
- non inviare migliaia di email
La maggior parte delle persone segnala come spam quando sono esausti di ricevere email.
E niente frustra di più le persone di una raffica di email.
Quindi, se invii più di una email a settimana considera di diminuire la frequenza o assicurati di scrivere email di vero valore!
Testa oggetti molto brevi
Il copy dell’oggetto gioca un ruolo fondamentale, non solo per l’open rate ma anche per la deliverability.
Ecco perché:
I filtri antispam segnalano i messaggi che contengono certe parole e frasi. E mettono molta enfasi sull’oggetto.
Quindi più parole usi nel tuo oggetto, più è probabile che una di esse venga segnalata
Questa è una teoria non ci sono prove concrete a riguardo, ma ti consiglio di testare oggetti corti contro quelli lunghi, ti garantisco che avrai un open rate più alto.
Usa il doppio Opt-In
Il Double opt-in è un sistema di verifica degli indirizzi e-mail. In estrema sintesi, dovrai chiedere ai tuoi utenti di confermare la loro volontà di iscriversi alla tua Newsletter dopo aver compilato il Form d’iscrizione.
Quando si tratta del dibattito Single Opt-in vs. Double Opt-in, non c’è una risposta “giusta”.
Se il tuo obiettivo numero uno è quello di massimizzare la dimensione pura della tua lista, il Single Opt-in è ovviamente la strada da seguire.
Ma se vuoi massimizzare l’engagement e la deliverability, ti consiglio il Double Opt-in.
Capitolo 6:
Software di email marketing
In questo capitolo andremo a vedere rapidamente cinque dei migliori provider di servizi e-mail (ESP).
Ovviamente, non c’è un singolo “miglior provider di email marketing” che sia giusto per tutti. L’opzione “migliore” dipende dalle dimensioni della tua lista, dagli obiettivi di marketing e dalle caratteristiche che sono importanti per te.
andrò ad evidenziare i pro, i contro e i casi d’uso per ogni piattaforma email.
Quindi se sei indeciso su che software utilizzare, questo capitolo potrebbe aiutarti.
MailChimp
Mailchimp è una piattaforma americana di automazione e servizio di email marketing.
Sicuramente è tra le più conosciute e popolari.
Puoi usare MailChimp per inviare semplici newsletter. Oppure può essere una piattaforma di automazione di marketing completa che sfrutta i messaggi basati sul comportamento e le email di abbandono del carrello.
Il prezzo è gratuito per un massimo di 2.000 abbonati (con caratteristiche limitate). I loro piani pro partono da 12 euro al mese.
Klaviyo
Klaviyo è una stella nascente. Una piattaforma che ti permette di creare flussi di automazione avanzati insieme ad un servizio di email marketing molto efficace.
La forza di Klaviyo è sicuramente la reportistica avanzata che ti permette di tracciare con precisione i tuoi utenti.
Molto utile e sicuramente la più indicata quando si parla di ecommerce.
La piattaforma è un po’ più costosa di Mailchimp.
ConvertKit
ConvertKit è una piattaforma all in one che unisce funzionalità di Email Marketing, Opt In (Form e PopUp) per la Lead Generation, Landing Pages, Automazioni e negozio online ed è esplicitamente destinata a blogger professionisti, podcaster, creatori di corsi e YouTuber, con l’obiettivo è aiutare i produttori di prodotti digitali di vario tipo crescere e comunicare con la propria audience e vendere i propri prodotti.
l costo del servizio dipenderà principalmente dal numero di sottoscrittori:
- 29 dollari al mese, fino a 1.000 lead;
- 49 dollari al mese, fino a 3.000 lead;
- 79 dollari al mese, fino a 5.000 lead
Active Campaign
Active Campaign è una piattaforma molto potente di marketing automation per piccole e medie imprese, che offre funzionalità di email marketing, automazione delle vendite e CRM (gestione delle relazioni con i clienti).
Uno strumento molto più completo di un semplice tool di email marketing.
Ti permette di gestire in vari fasi la comunicazione con il cliente.
Il costo di ActiveCampaign è abbordabilissimo per ogni fascia di utente. Il piano più economico è di soli 9$ al mese (circa 7 euro).
HubSpot
HubSpot è una società fondata nel 2006 nel Massachusetts, ma il suo nome è generalmente utilizzato per indicare il software che essa stessa sviluppa e distribuisce.
Questo prodotto viene presentato con una doppia piattaforma, una per il marketing e l’altra per le vendite.
In parole povere, HubSpot è uno strumento di marketing all-in-one che mette a tua disposizione funzioni utili per blogging, SEO, gestione di Social Network, e-mail, landing page, Marketing Automation e Web Analytics.
Puoi costruire su di esso l’intero sito web della tua azienda e sfruttarlo anche come CRM.
Detto questo, ci sono vari pacchetti più o meno completi. In questo articolo ho deciso di inserirlo perché potrebbe essere una soluzione valida per avere una piattaforma d’appoggio che comprenda un po’ tutto.
Capitolo 7:
Marketing automation e flussi di email
Molte persone considerano il marketing automation la svolta nel marketing digitale.
È vero? Più o meno. Vediamo perché.
No, l’automazione del marketing non raddoppierà magicamente le vostre vendite.
Come ogni strumento, l’automazione dipende da come la si usa.
Quando la usi bene, puoi far arrivare i tuoi messaggi davanti alle persone giuste al momento giusto.
Il che è molto meglio che inviare ad una lista intera con lo stesso identico messaggio.
Come creare sequenze di autorespondonditori incredibili
Le sequenze di autoresponder sono il primo step per l’email marketing automation.
Quindi, se sei nuovo nell’automazione, ti consiglio di provare con una semplice sequenza di autorisponditori.
Una volta che hai imparato a creare un autoresponder di base, puoi provare ad usare diversi autoresponder per diverse persone (segmentazione).
N.B.Il contenuto del vostro autoresponder sarà completamente diverso per un blog vs. un sito di ecommerce vs. un’azienda SaaS.
Ma hanno tutti la stessa struttura di base.
Impostare la Segmentazione
Ho parlato di segmentazione. Il processo di segmentazione è quello per cui si spacca un audience in singole unità (target) che vengono poi agglomerati sulla base di variabili in gruppi sociali ed economici più o meno ampi, detti appunto “segmenti”.
La segmentazione è un altro modo semplice per iniziare con l’automazione del marketing.
Inoltre segmentare è un must nel marketing, i nostri tassi di apertura e conversion rate aumenteranno in modo esponenziale se sappiamo con esattezza a cosa è interessato un cliente.
Ci sono tante tecniche per una corretta segmentazione.
Dipende molto dal tipo di business, per un ecommerce una delle più usate è la matrice RFM, per esempio.
La matrice RFM permette di suddividere tutta la propria base clienti in base al loro comportamento di acquisto secondo tre fattori: quando hanno effettuato l’ultimo acquisto (Recency), quante volte hanno acquistato (Frequency) e quanti soldi hanno generato i loro acquisti (Monetary).
Generalizzando puoi segmentare in due modi la tua audience:
- facendo domande specifiche prima dell’iscrizione
- a posteriori in base ai comportamenti dell’utente
Testare Campagne di Automazione di Marketing complete
Voglio essere chiaro su una cosa:
L’automazione del marketing ha un sacco di potenziale.
Ma il lato negativo dell’automazione è che le i flussi possono diventare veramente complicati in poco tempo.
Quindi, se sei nuovo nell’email marketing, concentrati sulla costruzione della tua lista e sull’invio di contenuti di valore agli abbonati.
E una volta che hai un controllo su questo, imposta un autoresponder.
E una volta che hai un controllo su questo, usa i tag per segmentare la tua lista in 2-3 gruppi diversi.
Poi, una volta che ti sembra di aver padroneggiato completamente il tagging, prova l’email automation completa.
Questo significa messaggi iper-targettizzati basati su aperture, click, pagine visitate, acquisti passati, dati demografici, tempo sul sito, e molto altro.
Ecco alcuni esempi di automazioni e flussi di email marketing per ecommerce:
1. welcome email
In questo esempio si possono vedere tre parti distinte dell’automazione del messaggio di benvenuto:
Sequenza #1: Mostra il lead magnet promesso nel sito (lo sconto), successivamente vengono proposte 3 mail che raccontano la mission e la storia dell’azienda (soap opera).
Questa sequenza di soap opera è molto importante, racconta i valori aziendali e spiega cosa differenzia il brand dalla competizione.
Il copy è strutturato sulla base del “percorso dell’eroe” troncando con un climax la mail, invogliando quindi, il lettore ad aprire la mail successiva per continuare la storia.
Sequenza #2: l’offerta. In queste due mail si presentano i prodotti principali.
Sequenza #3: Le FAQ, si presentano e alleviano i possibili dubbi che potrebbe avere l’utente.
Sequenza #4: Chiusura, quest’automazione si conclude con un offerta a ribasso, proponendo la spedizione gratuita e i prodotti più economici del catalogo a tutte le persone che non hanno ancora acquistato.
2. Recupero carrello
Se hai un ecommerce e non hai attiva l’email per il recupero carrello ti stai perdendo preziose revenue.
La maggior parte degli utenti che va sul sito non converte, con questo flusso di email dobbiamo cercare di fornirgli assistenza e capire per quale motivo sono arrivati fino al checkout, ma non hanno convertito.
3. flusso di post acquisto
Non è un segreto che è più facile convertire utenti che già hanno già provato il nostro prodotto.
Ecco perché una sequenza post acquisto è cruciale per un ecommerce.
Quest’automazione si attiva dopo X giorni dopo il primo acquisto.
Immagina di vendere dei prodotti per la skin-care, ovviamente, se usati di frequente arriveranno ad esaurirsi. Da buoni marketer sappiamo che in media le persone finiscono la nostra crema in X giorni, quale miglior momento per mandare una mail di reminder?
Ti assicuro che questi tipi di flussi sono estremamente efficaci se usati con attenzione.
Capitolo Bonus:
Strategie avanzate di email marketing
In questo capitolo condividerò una manciata di tattiche avanzate che ho avuto modo di testare.
Quindi, se sei pronto ad ottenere di più dalle tue campagne di email marketing, questo capitolo è per te.
Prova i layout delle email di testo
Sarò sincero sono sempre stato favorevole ai bei layout grafici che rappresentassero l’azienda, con un logo o qualche immagini all’interno di una email ben formattata.
Io stesso facevo dei layout carini da mandare ai miei clienti.
Finché un giorno ho visto una ricerca molto interessante che testava due layout differenti.
Uno molto semplice, come se fosse scritta “a mano” con un qualsiasi software di email come gmail e l’altra, un layout molto figo, con logo e tutto il resto per fare branding.
La ricerca era molto chiara in termini di performance.
Nathan Barry ha twittato una cosa molto interessante:
“Beautiful email templates are bad for business.”
E lasciatelo dire ha ragione al 100%.
Il design stravagante non fa altro che distrarre le persone dal contenuto del tuo messaggio.
Invece, consiglio di inviare email che sembrano provenire da un amico o da un collega.
Ecco la forza di un layout molto semplice.
- non distraggono l’utente dal contenuto del testo
- sembra formattata da un “amico”
Insomma, provare per credere 🙂
Scrivi in modo personale
La maggior parte delle email vengono ignorate perché sono noiose e generiche.
La soluzione?
Fai in modo che le tue email sembrino scritte e inviate da una singola persona.
(Sì, anche se sei un grande marchio con migliaia di dipendenti).
Per esempio, ho avuto modo di fare diversi test e ogni volta, la variante in cui includo il nome dell’emittente della mail, le performance sono sempre migliori dell’email anonima.
Anche qui, testare per credere.
Una CTA per Email
Quante volte ho fatto quest’errore all’inizio.
Vuoi migliorare il tasso di click-through delle tue email?
Usa una sola CTA per email.
Infatti, WordStream riporta che le email con una sola CTA possono aumentare i click del 371%.
In altre parole, non inviare email con un milione di opzioni.
Invece, proponi agli iscritti una sola e chiara call to action
Usa +15px Font
Usa una grandezza del carattere maggiore di 15px.
Secondo Litmus, il 67% di tutti i messaggi e-mail vengono aperti su mobile.
E uno dei modi più semplici per rendere le tue newsletter ottimizzate per i cellulari?
Usare un carattere grande.
Sfortunatamente, la maggior parte delle newsletter usa ancora un font di 12-13px.
Una font di queste dimensioni va bene, per chi legge da desktop.
Ma la font di 12px è quasi impossibile da leggere su un iPhone senza zoommare.
Guarda la differenza.
Stesso contenuto. Stessa formattazione. Diversa dimensione dei caratteri.
Completamente diverso.
Conclusione: guida email marketing
Spero davvero che ti sia piaciuta la mia guida completa all’email marketing.
Se sei arrivato fino a qui, beh… ben fatto.
Ora metti in pratica tutti i consigli che hai letto in questa guida per vedere i risultati delle tue campagne di email schizzare alle stelle.